La mostra che il Gruppo Fotografico Pientino propone per il 2004 raccoglie gli scatti fotografici delle stagioni valdorciane. Un tema caro a molti fotografi e molti turisti che si sono cimentati, magari proponendo lo stesso scatto in stagioni diverse, nel rappresentare un angolo di Val d’Orcia.
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GIARDINI IN VAL D’ORCIA (2007)
Mostra Fotografica
GIARDINI IN VAL D’ORCIA
Palazzo Piccolomini
22 dicembre 2007 – 6 gennaio
Ingresso gratuito
Il Gruppo Fotografico Pientino conclude il proprio lavoro su GIARDINI IN VAL D’ORCIA con la mostra annuale ospitata a Palazzo Piccolomini.
La mostra è stata realizzata con le immagini della ricerca fotografica sui principali giardini e aree a verde all’interno dei cinque comuni del Parco Artistico, Naturale e Culturale della Val d’Orcia – cioè Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia – il cui territorio è entrato a far parte del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 2004.
Il giardino ha da sempre rappresentato il luogo del riposo, uno spazio in cui l’uomo “addomestica” la natura per il proprio piacere, il punto di incontro tra il “dentro” della dimora ed il “fuori” degli spazi aperti; un confine che in Val d’Orcia è assai labile ma che proprio per questo rende ancora più interessanti i vari tentativi di ricostruire piccoli angoli di paradiso.
Il lavoro segue le due precedenti iniziative: la videoproiezione fotografica del 2006 e la pubblicazione realizzata in collaborazione con l’Editrice Le Balze di Montepulciano uscita a primavera 2007.
Il Gruppo Fotografico, che da sempre è sostenuto dall’Amministrazione Comunale di Pienza e dal Conservatorio San Carlo Borromeo, quest’anno ha iniziato la propria collaborazione anche con il Centro Studi del Paesaggio e del Giardino – Fondazione Alessandro Tagliolini, voluto dai Comuni della Val d’Orcia, dalla Comunità Montana e dalle Soprintendenze con il preciso scopo di valorizzare, documentare e tutelare il paesaggio.
Il Gruppo Fotografico Pientino ringrazia quanti hanno resto possibile l’attività di documentazione: in particolare gli sponsor che hanno contribuito sensibilmente a coprire i costi di produzione e tutti quei proprietari dei giardini che hanno messo a disposizione il loro patrimonio, collaborando fattivamente con i fotografi e fornendo anche alcune immagini e testi per completare la ricerca.
RADICI di Raffaella Zurlo (2008)
La mostra che ogni anno il Gruppo Fotografico Pientino propone per le feste natalizie è dedicata quest’anno ad una giovane fotografa – Raffaella Zurlo – ed alla sua ricerca di immagini in bianco e nero che saranno esposte dal 20 dicembre al 6 gennaio nelle sale espositive di Palazzo Piccolomini (g.c.).
E’ il primo anno che il Gruppo propone una “personale”, accantonando per un attimo le foto del territorio ma esaltando – con Raffaella – la terra e i suoi frutti più fedeli, gli alberi, visti con una personalissima sensibilità.
Il titolo è RADICI: un lavoro portato avanti da più anni, che si arricchisce ad ogni stagione con nuove suggestioni e nuove proposte fotografiche.
Nel presentare la mostra scrive Raffaella “Quando scegli la prima strada, quella del risveglio devi fare i conti con quelle che sono le tue radici. Chi sei? Qual è il tuo contatto con il mondo? Le tue radici? La tua nudità? Sei in grado di stare nudo e solo con te stesso senza fare assolutamente nulla?
Per me questo è stato l’inizio, o meglio sono ancora all’inizio. Un piccolo punto di partenza che ho deciso di tirare fuori, di analizzare attraverso uno strumento, il mio strumento, la macchina fotografica. Autoscatti. Fare parte della natura come un albero, scoprire che non riesco ad essere totalmente me stessa, che nascondo il mio IO dietro una maschera. Una posa“.
L’apertura della mostra, con ingresso libero, è legata agli orari di Palazzo Piccolomini: da MARTEDI’ a DOMENICA ore 10,00-16,30 – Chiuso tutti i lunedì feriali – 25 Dicembre / 1 Gennaio apertura 14.00 18.00
Raffaella Zurlo, tra i soci più attivi del circolo pientino, ha studiato presso il liceo artistico Orsoline di S. Carlo a Milano e, successivamente ha frequentato l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, scuola statale di restauro, laureandosi nel dicembre 2003. La sua esperienza nel mondo della fotografia è iniziata nel 2001, frequentando una settimana di corso organizzato dal TPW, in camera oscura, con Jim Megargee. Successivamente ha partecipato ad altri workshop alla Fnac di Milano con Berengo Gardin, Alex Majoli e David Alan Harvey. Ha esposto i suoi lavori a Montepulciano, Figline Valdarno, Pienza.
LUOGHI DELL’ACQUA IN VAL D’ORCIA (2009)
LUOGHI DELL’ACQUA IN VAL D’ORCIA
PIENZA – PALAZZO PICCOLOMINI
23 DICEMBRE 2009 – 6 GENNAIO 2010
A partire dal 23 dicembre il Gruppo Fotografico Pientino propone il suo tradizionale lavoro di documentazione sul territorio con la mostra fotografica “Luoghi dell’acqua in Val d’Orcia”, ospitata nelle prestigiose sale di Palazzo Piccolomini, gentilmente concesse dalla Società Esecutori Pie Disposizioni di Siena.
Le immagini della ricerca fotografica sui principali “luoghi” deputati alla raccolta, conservazione ed utilizzo dell’acqua riguardano il territorio dei cinque comuni del Parco Artistico, Naturale e Culturale della Val d’Orcia, allargato anche ad alcune zone bagnate dagli affluenti del fiume Orcia.
In mostra circa cinquanta immagini, tratte dalle oltre mille fotografie già raccolte dai soci del Gruppo; numero destinato a crescere data la ricchezza dei soggetti visitati o riscoperti durante la campagna fotografica, ancora in corso. Con questo lavoro, il Gruppo vuole anche dare il proprio contributo alla valorizzazione e alla riscoperta dei tanti luoghi simbolo delle comunità locali, luoghi che con la costruzione degli acquedotti e la modernizzazione degli impianti idrici, hanno perso improvvisamente la loro funzione vitale ma che oggi possono ricordarci l’importanza delle risorse naturali e la necessità di proteggerle e salvaguardarle.
Il lavoro proseguirà con la raccolta di ulteriori immagini che sarà possibile vedere in una videoproiezione fotografica che si terrà a Marzo e, se saranno reperiti i fondi necessari, con una pubblicazione prevista per la fine del 2010.
Il Gruppo Fotografico, nato nel 1984, si è dedicato da sempre alla documentazione e alla raccolta di immagini sul territorio, realizzando ogni anno mostre e iniziative fotografiche. Dal 2007 ha esteso la propria collaborazione anche al Centro per lo Studio del Paesaggio e del Giardino – Fondazione Alessandro Tagliolini; grazie a questa collaborazione, tutto il patrimonio fotografico del Gruppo è stato digitalizzato ed è conservato con le tecnologie più moderne, grazie ad un progetto triennale del Centro Studi finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Il Gruppo Fotografico Pientino ringrazia quanti hanno reso possibile l’attività di documentazione: in particolare gli Enti sostenitori (Comune di Pienza, Conservatorio San Carlo Borromeo, Banca Cras), la Società Esecutori Pie Disposizioni per i locali della mostra e i proprietari delle fonti e dei manufatti privati che hanno messo a disposizione il loro patrimonio, collaborando fattivamente con i fotografi e fornendo importanti informazioni per rintracciare alcune località “nascoste”.
La mostra, ad ingresso gratuito, seguirà gli orari di Palazzo Piccolomini (da MARTEDI’ a DOMENICA 10,00-18,30 – Chiuso tutti i LUNEDI feriali – Aperto i LUNEDI festivi – 25 Dicembre / 1 Gennaio apertura 14.00 18.00).
SOTTO ALTRA LUCE (2011)
MOSTRA FOTOGRAFICA
SOTTO ALTRA LUCE
Scatti inediti della Città di Pio II
PIENZA (SI) – PALAZZO PICCOLOMINI
24 DICEMBRE 2011 – 6 GENNAIO 2012
A partire dal 24 dicembre il Gruppo Fotografico Pientino torna alle origini e propone una mostra interamente dedicata alla Città di Pio II. Nuovi scatti e visioni inedite del centro storico pientino, la ricerca di luci ed ombre nascoste alla vista dei più, per raccontare gli scorci che sono lì da secoli ma che talvolta non è dato vedere.
La mostra è ospitata da sabato 24 dicembre al 6 gennaio nelle prestigiose sale di Palazzo Piccolomini, gentilmente concesse dalla Società Esecutori Pie Disposizioni di Siena.
L’inaugurazione si terrà SABATO 24 alle ore 12 e sarà accompagnata da un aperitivo con degustazione dei vini della Val d’Orcia, offerto da STRADA DEL VINO ORCIA.
Il Gruppo Fotografico, nato nel 1984, si è dedicato da sempre alla documentazione ed alla raccolta di immagini sul territorio, realizzando ogni anno mostre e iniziative fotografiche. Dal 2007 ha esteso la propria collaborazione anche al Centro per lo Studio del Paesaggio e del Giardino – Fondazione Alessandro Tagliolini; grazie a questa collaborazione, tutto il patrimonio fotografico del Gruppo è stato digitalizzato ed è conservato con le tecnologie più moderne, grazie ad un progetto triennale del Centro Studi finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
Il Gruppo Fotografico Pientino ringrazia quanti rendono possibile la propria attività di documentazione: in particolare gli Enti sostenitori (Comune di Pienza, Conservatorio San Carlo Borromeo, Banca Cras), la Società Esecutori Pie Disposizioni per i locali della mostra e i soci per il loro instancabile lavoro.
La mostra, ad ingresso gratuito, seguirà gli orari di apertura del Palazzo Piccolomini (da MARTEDI’ a DOMENICA 10,00-16,30 – Chiuso tutti i LUNEDI’. Il 25 Dicembre ed il 1 Gennaio apertura 14,00-18,00).
Durante l’apertura sarà possibile acquistare i volumi editi dal Gruppo nel corso degli anni.
A PIENZA, PER UN ATTIMO (2003)
La Mostra 2003 del Gruppo si propone come una realizzazione che esce dai canoni tradizionali della propria “produzione”. Dopo le chiese, i castelli, i poderi e i tanti soggetti paesaggistici di Pienza e della Val d’Orcia immortalati nelle edizioni precedenti, la mostra 2003 si orienta sulle persone e sulle loro attività.
Turisti colti nei momenti di relax, pientini nelle più diverse occupazioni quotidiane, bambini nel tempo libero e tante altre situazioni sono state ritratte cercando di cogliere un momento speciale, una espressione particolare, un taglio nuovo che sorprenda chi si pone come osservatore davanti alla foto.
Nelle cinquanta immagini proposte i fotografi hanno cercato di presentare l’aspetto forse meno conosciuto di Pienza, rappresentato proprio dai sui visitatori e dai sui abitanti, spesso dispersi in folle anonime o isolati con i propri pensieri nella piazza principale rimasta deserta.
Il titolo vuole sottolineare l’esistenza di “attimi” che, proprio perché irripetibili, assumono il carattere della straordinarietà, aiutati anche da un contesto architettonico e paesaggistico di inestimabile valore. La frase dello slogan promozionale delle APT senesi, “perdersi… per poi ritrovarsi” si addice molto al contenuto della mostra.
PERCORSI FOTOGRAFICI DA PIENZA A PETROIO (2002)
La mostra del dicembre 2002 è stata pensata per stimolare il viaggio, il viaggio a piedi nelle “Terre di Siena” che sempre più rappresentano, nell’immaginario collettivo, il luogo del contatto con una natura plasmata dalla mano sapiente e rispettosa dell’uomo.
Il percorso si snoda da Pienza verso il piccolo borgo medievale di Petroio, attraversano antiche strade che portano a poderi, monasteri, chiese romaniche ed altri borghi nascosti nel verde delle colline e delle piccole valli torrentizie.
Luoghi come Palazzone, Pieve di Santo Stefano a Cennano, Monastero di Sant’Anna in Camprena si lasciano scoprire dal lento incedere del cammino, dietro una curva, oltre un colle coperto di olivi.
Le foto suggeriscono gli scorci e cercano di stimolare la fantasia del viaggiatore, guidandolo verso una zona poco conosciuta ai grandi flussi turistici e per questo ancora più autentica e coerente con le vicende che l’hanno formata e protetta nel corso dei secoli.
Nel manifesto è riprodotta la pianta topografica per orientare e per puntualizzare un percorso ideale che lascia comunque al visitatore tutta la libertà di costruirsi La mostra del dicembre 2002 è stata pensata per stimolare il viaggio, il viaggio a piedi nelle “Terre di Siena” che sempre più rappresentano, nell’immaginario collettivo, il luogo del contatto con una natura plasmata dalla mano sapiente e rispettosa dell’uomo.
Il percorso si snoda da Pienza verso il piccolo borgo medievale di Petroio, attraversano antiche strade che portano a poderi, monasteri, chiese romaniche ed altri borghi nascosti nel verde delle colline e delle piccole valli torrentizie.
Luoghi come Palazzone, Pieve di Santo Stefano a Cennano, Monastero di Sant’Anna in Camprena si lasciano scoprire da lento incedere del cammino, dietro una curva, oltre un colle coperto di olivi.
Le foto suggeriscono gli scorci, cercano di stimolare la fantasia del viaggiatore, verso una zona poco conosciuta ai grandi flussi turistici e per questo ancora più aderente alla storia che l’ha formata e protetta nel corso dei secoli.
Nel manifesto è riprodotta la pianta topografica per orientare e per tracciare un percorso ideale che lascia comunque al visitatore tutta la libertà di costruirsi il proprio tragitto.
Palazzo Piccolomini: 21 dicembre 2002 – 6 gennaio 2003.
CIPRESSI E OLIVI (1999)
La mostra del 1999 ha come oggetto i Cipressi e gli Olivi della valle, gli alberi che meglio rappresentano il territorio toscano ed in particolare quello valdorciano. Il materiale fotografico sarà allestito nella sala a piano terra del Palazzo Piccolomini; circa 70 ingrandimenti a colori illustreranno i mille volti e forme delle piante più significative e ricche di simboli del nostro territorio.
ATTRAVERSO LA VAL D’ORCIA (2001)
Attraversano la Val d’Orcia è la mostra 2001 dal Gruppo Fotografico e propone, senza vincoli di soggetto, immagini della valle che, soprattutto negli ultimi anni, è tra le più fotografate d’Italia.
Lo sguardo è però quello di chi la Val d’Orcia la conosce da sempre e vuole cogliere, anno dopo anno, le mutazioni che la attraversano, accompagnandone con affetto le inesorabili trasformazioni, sia reali che di percezione. Quando un luogo diventa “di tanti”, cambia anche agli occhi di chi l’ha sempre visto e il fotografarlo, è, forse, un modo per riappropriarsene.
Dal 22 dicembre 2001 al 6 gennaio 2002 Palazzo Piccolomini accoglie la tradizionale mostra annuale nella sala di piano terra. Ingresso gratuito.
LA PIEVE DI CORSIGNANO (2000)
La mostra che il Gruppo Fotografico Pientino dedica alla Pieve di Corsignano è un atto dovuto: questa chiesa di campagna, di cui si hanno notizie già dal VIII sec., può essere considerata la prima opera di quell’insieme architettonico che tanto lustro darà al territorio di Pienza.
La Pieve, dall’inconfondibile stile romanico, ben piazzata sul degradante fianco sud-ovest della collina, ci accompagna verso la Val d’Orcia, collocandosi su antiche strade già esistenti al tempo dei romani. Tutta l’area è di estremo interesse storico in quanto qui sono stati individuati i resti preistorici dei primi insediamenti umani; qui insistevano abitazioni romane con le loro fonti e qui è documentata la sede dell’antico borgo rurale di Rutiliano, primo nucleo abitato poi abbandonato in favore di Corsignano.
La prima chiesa cristiana di questo borgo era conosciuta con il nome di Pieve di S.Vito. La sua attuale struttura è l’ultima conclusione di una serie di ricostruzioni, ampliamenti e modifiche, che vanno dalle origini fino al secolo XIII.
Oggi ci si presenta come una pieve di stile romanico, a tre navate, con una bella facciata a spioventi, addossata ad un caratteristico campanile cilindrico.
A soli 800 metri dal centro abitato di Pienza, la Pieve è ancora oggi un luogo magico: situata in aperta campagna, offre incantevoli panorami sulla valle, infinite possibilità di passeggiate e di piacevoli soste e incredibili variazioni di luci e di colori durante tutto l’anno. Essa rappresenta un luogo della memoria per i pientini che vi trascorrono ancora il loro tempo libero e una splendida sorpresa per i turisti che, superate le prime incertezze, decidono di visitarla affrontando la distanza che la separa dal centro storico.
E le sorprese che essa riserva sono veramente tante: il suo aspetto armonioso e solido, il caldo materiale con cui è stata realizzata, la forma inconsueta del campanile, gli enigmatici bassorilievi dei portali, il solenne interno a tre navate, l’antica cripta facente parte del primo nucleo costruttivo della chiesa, sono solo alcuni degli aspetti che la caratterizzano.
Nella sua attività di documentazione e ricerca fotografica il Gruppo ha voluto rendere omaggio a questo luogo estremamente suggestivo, ricco di storia, di paesaggi incantevoli, di scorci che racchiudono l’essenza dell’intero territorio. Ha cercato di fissare e riportare in immagini tutte quelle sensazioni che la Pieve di Corsignano può suscitare nel visitatore. Le foto sull’antica chiesa sono accompagnate da altri soggetti che con essa hanno in comune lo stile architettonico: quello stile romanico che ha saputo rappresentare in Val d’Orcia tanto la semplicità di minuscole chiese smarrite tra i campi che l’imponenza di templi come Sant’Antimo.