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SOTTO ALTRA LUCE (2011)

locsottoaltraluceMOSTRA FOTOGRAFICA
SOTTO ALTRA LUCE
Scatti inediti della Città di Pio II
PIENZA (SI) – PALAZZO PICCOLOMINI
24 DICEMBRE 2011 – 6 GENNAIO 2012

A partire dal 24 dicembre il Gruppo Fotografico Pientino torna alle origini e propone una mostra interamente dedicata alla Città di Pio II. Nuovi scatti e visioni inedite del centro storico pientino, la ricerca di luci ed ombre nascoste alla vista dei più, per raccontare gli scorci che sono lì da secoli ma che talvolta non è dato vedere.

La mostra è ospitata da sabato 24 dicembre al 6 gennaio nelle prestigiose sale di Palazzo Piccolomini, gentilmente concesse dalla Società Esecutori Pie Disposizioni di Siena.
L’inaugurazione si terrà SABATO 24 alle ore 12 e sarà accompagnata da un aperitivo con degustazione dei vini della Val d’Orcia, offerto da STRADA DEL VINO ORCIA.

Il Gruppo Fotografico, nato nel 1984, si è dedicato da sempre alla documentazione ed alla raccolta di immagini sul territorio, realizzando ogni anno mostre e iniziative fotografiche. Dal 2007 ha esteso la propria collaborazione anche al Centro per lo Studio del Paesaggio e del Giardino – Fondazione Alessandro Tagliolini; grazie a questa collaborazione, tutto il patrimonio fotografico del Gruppo è stato digitalizzato ed è conservato con le tecnologie più moderne, grazie ad un progetto triennale del Centro Studi finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
Il Gruppo Fotografico Pientino ringrazia quanti rendono possibile la propria attività di Pozzo_del_Rossellinodocumentazione: in particolare gli Enti sostenitori (Comune di Pienza, Conservatorio San Carlo Borromeo, Banca Cras), la Società Esecutori Pie Disposizioni per i locali della mostra e i soci per il loro instancabile lavoro.

La mostra, ad ingresso gratuito, seguirà gli orari di apertura del Palazzo Piccolomini (da MARTEDI’ a DOMENICA 10,00-16,30 – Chiuso tutti i LUNEDI’. Il 25 Dicembre ed il 1 Gennaio apertura 14,00-18,00).
Durante l’apertura sarà possibile acquistare i volumi editi dal Gruppo nel corso degli anni.

A PIENZA, PER UN ATTIMO (2003)

web1La Mostra 2003 del Gruppo si propone come una realizzazione che esce dai canoni tradizionali della propria “produzione”. Dopo le chiese, i castelli, i poderi e i tanti soggetti paesaggistici di Pienza e della Val d’Orcia immortalati nelle edizioni precedenti, la mostra 2003 si orienta sulle persone e sulle loro attività.
Turisti colti nei momenti di relax, pientini nelle più diverse occupazioni quotidiane, bambini nel tempo libero e tante altre situazioni sono state ritratte cercando di cogliere un momento speciale, una espressione particolare, un taglio nuovo che sorprenda chi si pone come osservatore davanti alla foto.
Nelle cinquanta immagini proposte i fotografi hanno cercato di presentare l’aspetto forse meno conosciuto di Pienza, rappresentato proprio dai sui visitatori e dai sui abitanti, spesso dispersi in folle anonime o isolati con i propri pensieri nella piazza principale rimasta deserta.
Il titolo vuole sottolineare l’esistenza di “attimi” che, proprio perché irripetibili, assumono il carattere della straordinarietà, aiutati anche da un contesto architettonico e paesaggistico di inestimabile valore. La frase dello slogan promozionale delle APT senesi, “perdersi… per poi ritrovarsi” si addice molto al contenuto della mostra.

danzatore africano

PERCORSI FOTOGRAFICI DA PIENZA A PETROIO (2002)

web1La mostra del dicembre 2002 è stata pensata per stimolare il viaggio, il viaggio a piedi nelle “Terre di Siena” che sempre più rappresentano, nell’immaginario collettivo, il luogo del contatto con una natura plasmata dalla mano sapiente e rispettosa dell’uomo.
Il percorso si snoda da Pienza verso il piccolo borgo medievale di Petroio, attraversano antiche strade che portano a poderi, monasteri, chiese romaniche ed altri borghi nascosti nel verde delle colline e delle piccole valli torrentizie.
Luoghi come Palazzone, Pieve di Santo Stefano a Cennano, Monastero di Sant’Anna in Camprena si lasciano scoprire dal lento incedere del cammino, dietro una curva, oltre un colle coperto di olivi.
Le foto suggeriscono gli scorci e cercano di stimolare la fantasia del viaggiatore, guidandolo verso una zona poco conosciuta ai grandi flussi turistici e per questo ancora più autentica e coerente con le vicende che l’hanno formata e protetta nel corso dei secoli.
Nel manifesto è riprodotta la pianta topografica per orientare e per puntualizzare un percorso ideale che lascia comunque al visitatore tutta la libertà di costruirsi La mostra del dicembre 2002 è stata pensata per stimolare il viaggio, il viaggio a piedi nelle “Terre di Siena” che sempre più rappresentano, nell’immaginario collettivo, il luogo del contatto con una natura plasmata dalla mano sapiente e rispettosa dell’uomo.
Il percorso si snoda da Pienza verso il piccolo borgo medievale di Petroio, attraversano antiche strade che portano a poderi, monasteri, chiese romaniche ed altri borghi nascosti nel verde delle colline e delle piccole valli torrentizie.
Luoghi come Palazzone, Pieve di Santo Stefano a Cennano, Monastero di Sant’Anna in Camprena si lasciano scoprire da lento incedere del cammino, dietro una curva, oltre un colle coperto di olivi.
Le foto suggeriscono gli scorci, cercano di stimolare la fantasia del viaggiatore, verso una zona poco conosciuta ai grandi flussi turistici e per questo ancora più aderente alla storia che l’ha formata e protetta nel corso dei secoli.
Nel manifesto è riprodotta la pianta topografica per orientare e per tracciare un percorso ideale che lascia comunque al visitatore tutta la libertà di costruirsi il proprio tragitto.
Palazzo Piccolomini: 21 dicembre 2002 – 6 gennaio 2003.

Palazzone

Palazzone

CIPRESSI E OLIVI (1999)

web1La mostra del 1999 ha come oggetto i Cipressi e gli Olivi della valle, gli alberi che meglio rappresentano il territorio toscano ed in particolare quello valdorciano. Il materiale fotografico sarà allestito nella sala a piano terra del Palazzo Piccolomini; circa 70 ingrandimenti a colori illustreranno i mille volti e forme delle piante più significative e ricche di simboli del nostro territorio.

 

 

ATTRAVERSO LA VAL D’ORCIA (2001)

web1Attraversano la Val d’Orcia è la mostra 2001 dal Gruppo Fotografico e propone, senza vincoli di soggetto, immagini della valle che, soprattutto negli ultimi anni, è tra le più fotografate d’Italia.
Lo sguardo è però quello di chi la Val d’Orcia la conosce da sempre e vuole cogliere, anno dopo anno, le mutazioni che la attraversano, accompagnandone con affetto le inesorabili trasformazioni, sia reali che di percezione. Quando un luogo diventa “di tanti”, cambia anche agli occhi di chi l’ha sempre visto e il fotografarlo, è, forse, un modo per riappropriarsene.

Dal 22 dicembre 2001 al 6 gennaio 2002 Palazzo Piccolomini accoglie la tradizionale mostra annuale nella sala di piano terra. Ingresso gratuito.

LA PIEVE DI CORSIGNANO (2000)

La mostra che il Gruppo Fotografico Pientino dedica alla Pieve di Corsignano è un atto dovuto: questa chiesa di campagna, di cui si hanno notizie già dal VIII sec., può essere considerata la prima opera di quell’insieme architettonico che tanto lustro darà al territorio di Pienza.
La Pieve, dall’inconfondibile stile romanico, ben piazzata sul degradante fianco sud-ovest della collina, ci accompagna verso la Val d’Orcia, collocandosi su antiche strade già esistenti al tempo dei romani. Tutta l’area è di estremo interesse storico in quanto qui sono stati individuati i resti preistorici dei primi insediamenti umani; qui insistevano abitazioni romane con le loro fonti e qui è documentata la sede dell’antico borgo rurale di Rutiliano, primo nucleo abitato poi abbandonato in favore di Corsignano.
La prima chiesa cristiana di questo borgo era conosciuta con il nome di Pieve di S.Vito. La sua attuale struttura è l’ultima conclusione di una serie di ricostruzioni, ampliamenti e modifiche, che vanno dalle origini fino al secolo XIII.
Oggi ci si presenta come una pieve di stile romanico, a tre navate, con una bella facciata a spioventi, addossata ad un caratteristico campanile cilindrico.
A soli 800 metri dal centro abitato di Pienza, la Pieve è ancora oggi un luogo magico: situata in aperta campagna, offre incantevoli panorami sulla valle, infinite possibilità di passeggiate e di piacevoli soste e incredibili variazioni di luci e di colori durante tutto l’anno. Essa rappresenta un luogo della memoria per i pientini che vi trascorrono ancora il loro tempo libero e una splendida sorpresa per i turisti che, superate le prime incertezze, decidono di visitarla affrontando la distanza che la separa dal centro storico.
E le sorprese che essa riserva sono veramente tante: il suo aspetto armonioso e solido, il caldo materiale con cui è stata realizzata, la forma inconsueta del campanile, gli enigmatici bassorilievi dei portali, il solenne interno a tre navate, l’antica cripta facente parte del primo nucleo costruttivo della chiesa, sono solo alcuni degli aspetti che la caratterizzano.
Nella sua attività di documentazione e ricerca fotografica il Gruppo ha voluto rendere omaggio a questo luogo estremamente suggestivo, ricco di storia, di paesaggi incantevoli, di scorci che racchiudono l’essenza dell’intero territorio. Ha cercato di fissare e riportare in immagini tutte quelle sensazioni che la Pieve di Corsignano può suscitare nel visitatore. Le foto sull’antica chiesa sono accompagnate da altri soggetti che con essa hanno in comune lo stile architettonico: quello stile romanico che ha saputo rappresentare in Val d’Orcia tanto la semplicità di minuscole chiese smarrite tra i campi che l’imponenza di templi come Sant’Antimo.

ACQUA E TERRITORIO (1995)

web1La mostra fotografica che propone il Gruppo Fotografico per il 1995 ha come argomento il rapporto del territorio con l’acqua; fonti, sorgenti e fiumi sparsi nel territorio pientino sono stati ritratti e stampati nel grande formato (30 x 40 cm) per essere esposti nella sala mostre di piano terra del Palazzo Comunale.

Ingresso Gratuito fino al 6 gennaio 1996.

LE GALLERIE DEL DUOMO (1997)

web2Questa mostra fotografica ha lo scopo di far conoscere un aspetto del Duomo di Pienza che di solito rimane del tutto nascosto e ignoto (1997).

A giudizio di molti, se ancora oggi possiamo ammirare ciò che ha prodotto la volontà di un Papa umanista come PIO II, è dovuto soprattutto a quel lavoro duro, pericoloso e ingrato quanto umile, che alcune decine di persone hanno condotto a partire dal 1911 e, con alterne vicende, fino al 1934, realizzando le SOTTOFONDAZIONI del Duomo e visibile oggi come un complesso sistema di gallerie che . Fra quanti hanno partecipato ai lavori, ricordiamo per tutti il sig. Garosi Marsilio, il quale poi rimase unico ed affezionato custode delle gallerie fino agli ultimi anni settanta.

La grandiosità dell’opera può essere tanto più apprezzata, quanto più si tenga conto della modestia e scarsità di mezzi all’epoca in cui fu realizzata. Tale intervento ha infatti avuto il non trascurabile merito di migliorare notevolmente la salute del monumento, che alla fine del secolo scorso sembrava irrimediabilmente compromessa. Notevole fu anche lo sforzo compiuto dallo Stato Italiano, se si pensa che i lavori della prima fase furono continuati anche in un periodo in cui la Nazione era impegnata nella “Grande Guerra”. I documenti fotografici esposti consentono di stabilire un confronto tra le condizioni in cui si trovava il Duomo prima dei lavori e quelle in cui si trova oggi, ma soprattutto di mostrare la sua attuale “estensione” sotterranea sulla quale, appunto, si intende richiamare l’attenzione di tutti.

Gli operai nel cantiere delle sottofondazioni del Duomo di Pienza

Gli operai nel cantiere delle sottofondazioni del Duomo di Pienza

IL ROMITORIO DI PIENZA (1998)

manifestoLa MOSTRA FOTOGRAFICA 1998 è dedicata a tre antichi luoghi di culto che ancora oggi sono avvolti da una affascinante aura di mistero: il Romitorio di S.Caterina (Pienza), la Buca del Beato (Monticchiello)  e la Grotta del Santo (Bagni S. Filippo).

Le Antiche grotte di calda arenaria del Romitorio di Pienza e le impervie pareti di calcare di Monticchiello e Bagni S. Filippo hanno accolto uomini pervasi da un fervore per molti incomprensibile tanto da essere definiti dal poeta romano Rutilio Namaziano (Sec. IV-V):  “[…] uomini nemici della luce. Con nome greco si chiamano monaci perché vogliono vivere soli e senza testimoni. Temono i beni della fortuna per paura dei danni futuri. Ma chi si fa spontaneamente infelice per non esserlo in futuro? Che pazzia di un cervello sconvolto è questa che, mentre si teme il male, non si può neppure sopportare il bene?”.
Ma le scelte di vita degli eremiti  meritano rispetto,  proprio perché spinte da una profonda fede:  a noi non rimane che ammirare questi luoghi immersi in  un’atmosfera del tutto particolare, ricchi di segni che trasmettono spiritualità  e mistero.

Interno del Romitorio di Pienza

Interno del Romitorio di Pienza


La mostra, organizzata dal Gruppo Fotografico Pientino in collaborazione con il Gruppo Archeologico Pientino, si è tenuta nel Dicembre 1998 e segue l’iniziativa del 1997 su “Le Gallerie del Duomo di Pienza –  Lavori di sottofondazione e consolidamento del Duomo realizzati tra il 1911 e il 1934” per la quale fu edita analoga pubblicazione.
  
Con tali iniziative il Gruppo Fotografico, sostenuto economicamente da diversi enti, istituzioni pubbliche e aziende private, vuole dare il proprio contributo per la lettura del territorio pientino e di tutte le sue ricchezze paesaggistiche e culturali.

PIENZA SOTTO LA NEVE (1994)

web0Il tema  della  mostra del Gruppo Fotografico Pientino del 1994 riguarda  la neve.

Un aspetto inedito del nostro paese che, a parte alcune cartoline illustrate, non è stato mai oggetto di pubblicazioni o riproduzioni. Di solito infatti Pienza e la Val d’Orcia sono “immortalate” durante la bella stagione. Le foto (circa 50) riguardano principalmente le due ultime consistenti nevicate del 1985 e del 1991 cui purtroppo seguirono tremende ‘gelate” che lasciarono il segno in tutte le nostre campagne, ma non mancano immagini in bianco e nero riprese da vecchie foto degli anni precedenti e sucessivi alla guerra. La mostra è stata allestita presso i locali dell’Ufficio Turistico, nel loggiato del Palazzo Comunale, e sarà aperta per tutto il periodo natalizio.
Sotto l’aspetto tecnico sottolineiamo che gli ingrandimenti a colori sono stati eseguiti da nostre diapositive, con il processo CIBACRQME (in laboratorio esterno) mentre gli ingrandimenti in bianco e nero sono stati realizzati presso la camera oscura del Gruppo, da negativi formato 35 mm.

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